Le origini e il nome di questo piatto sono stati sempre al centro di accesi dibattiti culinari… C’è chi sostiene una sostanziale differenza tra “amatriciana” e “matriciana” sia per quanto riguarda gli ingredienti che per le origini: la prima sarebbe senza pomodoro e prenderebbe il nome da Amatrice, paese al confine tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche; la seconda, tipica romana, prevede invece l’utilizzo del pomodoro. Su una cosa però sono tutti d’accordo …l’uso perentorio e indiscriminato di “guanciale”. Guai a sostituirlo con della comune pancetta! Altro punto fermo? Non bisogna aggiungere la cipolla tanto meno l’aglio! Ma io che faccio parte alla categoria di quelli che più che parlare piace mangiare vi dico che l’A-Matriciana è buona in tutte le salse… solo consentitemi un pizzico di campanilismo…se vogliamo essere pignoli e attribuiamo l’origine ad Amatrice… allora probabilmente le origini sono proprio abruzzesi visto che la famosa cittadina fino al 1926 era in provincia de L’Aquila…data che si colloca ben oltre l'”invenzione” di questo fantastico piatto. Detto questo… Bon appétit à tout le monde!
400 gr di spaghetti o bucatini
100 gr di guanciale di maiale (lo trovate al super già a cubetti)
75 gr di Pecorino
350 gr Pomodori pelati (io ho utilizzato i piccadilly)
1 bicchiere di vino bianco
olio di oliva q.b
sale, pepe
peperoncino (a piacere)
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Mettete sul fuoco una pentola con l’acqua, che servirà per cuocere la pasta, e portate a ebollizione.
Nel frattempo… in una padella fate rosolate il guanciale a cubetti aggiungendo uno o due cucchiai di olio. Quando la parte grassa diventa trasparente sfumate con il vino. Appena il vino è evaporato potete aggiungere i pomodori, se necessario regolate di sale e insaporite con pepe e peperoncino. Cuocete fino a che i pomodori saranno praticamente sfatti e al loro posto ci sarà un bel sughetto.
Aggiungete gli spaghetti o i bucatini nell’acqua che ormai avrà raggiunto il bollore e cuocete per il tempo indicato nella confezione meno 2 minuti (devono essere molto al dente).
Scolate la pasta e versatela nel sughetto direttamente nella padella e fate saltare a fiamma moderata per 1-2 minuti.
Servite ben calda con abbondante pecorino grattugiato.